Incentivi imprese: Voucher Digitalizzazione

Spesso le aziende vorrebbero stare al passo con l’evoluzione tecnologica e riconoscono quanto questo sia cruciale, ma si trovano a dover affrontare limiti finanziari nell’aggiornamento. Per fortuna ogni anno il Governo prevede degli incentivi, sia regionali che nazionali, per supportare le aziende su vari fronti. Tra questi quest’anno c’è il “voucher digitalizzazione“, un aiuto finalizzato a rinnovare l’aspetto tecnologico delle imprese italiane.

In questo articolo vogliamo fornirvi una guida completa sul Voucher Digitalizzazione. Vi spiegheremo il suo significato e il suo funzionamento e, soprattutto, come ottenere questo contributo rimborsabile del 50% delle spese. Affronteremo temi quali le categorie di spese coperte dal voucher, le procedure per richiederlo, la documentazione necessaria per comprovare le spese e la scadenza per completare il processo.

dispositivi e digitalizzazione

Panoramica

  • Cos’è e a chi è riservato
  • Quali sono le spese ammissibili
  • Come viene erogato
  • Qual è la scadenza per aderire

Cos’è e a chi è riservato?

Il voucher digitalizzazione è un supporto fornito dallo Stato alle aziende, sotto forma di un buono fino a 10.000 euro. Gli imprenditori possono utilizzare questo buono per migliorare il lato tecnologico delle loro aziende. Importante è il fatto che questa assistenza rappresenta un contributo a fondo perduto, senza obbligo di rimborso.

Requisiti per l’accesso

Le piccole e medie imprese che possono richiedere il voucher devono soddisfare questi criteri:

  1. Operare in Italia;
  2. Essere classificate come micro, piccole o medie imprese;
  3. Non essere coinvolte in procedure concorsuali o fallimenti;

Quali sono le spese ammissibili?

Attraverso il voucher è possibile coprire:

  • Programmi informatici e software per la gestione aziendale
  • Servizi di consulenza e/o formazione specialistici per aumentare l’efficienza aziendale, favorire l’e-commerce e formare il personale in ambito tecnologico.

Il voucher, che ha un tetto massimo di 10.000 euro, può coprire il 50% delle spese. Ad esempio, se le spese totali per hardware e software sono 15.000 euro, il voucher massimo sarà di 7.500 euro. Ciascuna azienda ha diritto a un solo voucher.

Come viene erogato?

Per ottenere il bonus, è necessario presentare una richiesta sul sito di Invitalia, nella sezione “Accoglienza Istanze” e poi “Voucher per la digitalizzazione”.

I tempi di erogazione del voucher sono definiti dal MISE. Dopo aver inviato la domanda, il Ministero effettua le verifiche necessarie entro un mese e comunica l’esito. Una volta ottenuta l’approvazione, è importante aver effettuato le spese previste, poiché il voucher copre solo le spese reali. La richiesta di erogazione, insieme alla documentazione richiesta, va presentata sul sito di Invitalia.

Documentazione

La richiesta di erogazione deve includere una rendicontazione delle spese, con documenti specifici:

  • Fatture che dimostrano l’acquisto dei beni o servizi legati alla modernizzazione tecnologica, con la dicitura richiesta.
  • Estratto conto che mostra i pagamenti effettuati tramite bonifico.
  • Liberatorie emesse dai fornitori, come specificato dal Decreto Ministeriale, solo nel caso di acquisto di servizi di formazione e/o consulenza.
  • Resoconto delle attività di ammodernamento, come indicato dal Decreto Ministeriale.

Il MISE accredita il voucher sul conto corrente indicato nella richiesta di erogazione. È importante sottolineare che il voucher rappresenta un contributo a fondo perduto e non è soggetto a tassazione secondo le norme IRES e IRAP.

Qual è la scadenza?

Il Piano voucher avrà una durata fino ad esaurimento delle risorse stanziate e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2023.

Prima di tale data, è necessario aver completato tutte le spese e averle documentate correttamente. Dopo l’approvazione, è fondamentale rispettare le scadenze per la richiesta di erogazione, seguendo attentamente i passaggi indicati.