In un settore in cui esperienza ed età sembrano per forza dover andare di pari passo, la scelta di Jacopo Angelucci – classe 1999 – di diventare amministratore di condominio da giovanissimo è sorprendente e, soprattutto, ispirante.
Abbiamo deciso di intervistarlo per comprendere la sua visione e le sfide che ha affrontato, offrendo uno sguardo unico su una professione che raramente vede protagonisti così giovani.
Il punto di vista di Jacopo ci interessa perché in Comunicasa crediamo fortemente nella nobilitazione del ruolo dell’amministratore di condominio e nel rendere questa professione più attrattiva per le nuove generazioni. Grazie agli strumenti giusti, è possibile automatizzare i compiti ripetitivi, permettendo agli amministratori di dedicarsi agli aspetti strategici del business e, così facendo, valorizzare il loro lavoro. La nostra è una missione che punta non solo a migliorare il settore, ma anche a far emergere il potenziale imprenditoriale di chi sceglie questa carriera.
L’intervista
1. Raccontaci del tuo percorso professionale, come sei arrivato a scegliere questa professione?
“Mi sono diplomato al liceo scientifico e ho iniziato a studiare economia aziendale all’università, che ho frequentato però solo per sei mesi. Durante il periodo del Covid, ho conosciuto il mondo dell’amministrazione condominiale grazie a dei conoscenti che esercitano la professione. Ho iniziato a collaborare con loro per gioco e ho capito che il lavoro che mi piaceva. Ho anche avviato una società con loro, ma dopo un paio di anni ho deciso di mettermi in proprio per avere più autonomia e sviluppare il mio approccio.”
2. Quali sono le sfide più grandi che hai incontrato come giovane amministratore?
“Una delle sfide principali è stata sicuramente far comprendere ai condòmini che la casa non è solo un costo, ma un investimento. Questo concetto, oggi, con le nuove direttive europee e la crescente attenzione all’efficienza energetica, sta diventando sempre più importante. Per me, è essenziale riuscire a consigliare i condòmini sugli interventi necessari per valorizzare al meglio le loro proprietà. Inoltre, come giovane amministratore, non è stato sempre facile conquistare la fiducia delle persone. Spesso i proprietari sono abituati a interagire con amministratori più anziani e consolidati, quindi dimostrare la mia competenza è stata una sfida continua.”
3. Pensi che l’età giovane sia un vantaggio o uno svantaggio in questo settore?
“All’inizio, la giovane età può sembrare uno svantaggio, perché la maggior parte dei condòmini ha un’età diversa dalla mia e non sempre vede di buon occhio un amministratore giovane. Ci si sente spesso sotto esame, con la necessità di dimostrare di essere all’altezza della responsabilità di gestire il denaro e le proprietà altrui. Tuttavia, col tempo, ho imparato a vedere il lato positivo dell’essere giovane. Questo mi permette di essere in sintonia con realtà innovative come Comunicasa, che considero il futuro del settore. Essendo giovane, comprendo bene l’importanza di adottare nuove tecnologie e modalità di lavoro più imprenditoriali e moderne. Credo che questo approccio si tradurrà presto in un grande vantaggio competitivo per la mia azienda”
4. In che modo pensi che la tecnologia abbia trasformato il lavoro dell’amministratore di condominio negli ultimi anni?
“La tecnologia ha rivoluzionato il lavoro dell’amministratore, soprattutto per chi ha scelto di adottarla. In passato, molti calcoli e verifiche dovevano essere fatti manualmente, mentre oggi tutto è più snello, riducendo notevolmente anche la possibilità di errore. La tecnologia permette inoltre di rispondere più rapidamente alle richieste dei condòmini e di gestire con maggiore efficienza le pratiche quotidiane. Questo rende il lavoro più piacevole e aumenta anche notevolmente la soddisfazione dei nostri clienti (condòmini)”
5. In che modo Comunicasa ti aiuta a gestire meglio il lavoro quotidiano? Dacci un esempio.
“Comunicasa mi è di grande aiuto nella gestione delle richieste dei condòmini. Un esempio pratico è la possibilità di centralizzare segnalazioni e richieste di documenti, tramite l’app/portale. La piattaforma consente ai condòmini di inviarmi segnalazioni e richieste direttamente su Comunicasa, così le posso gestire in pochi click. Questo riducendo al minimo i tempi di attesa per i miei clienti. Inoltre, avere tutto centralizzato e accessibile ovunque semplicemente entrando in Comunicasa, facilita il monitoraggio delle varie richieste e degli interventi.”
6. Quanto è importante per te la possibilità di lavorare in modo flessibile o da remoto?
“Per me è fondamentale. Lavorare in modo flessibile è alla base della mia visione sia della vita sia della professione. Spesso, l’amministratore condominiale viene visto come una figura che deve essere sempre presente in ufficio, pronto a ricevere chiunque senza appuntamento; io, invece, preferisco organizzare il mio tempo in modo più efficiente. La flessibilità mi permette di decidere quando essere disponibile, evitando di gestire richieste e visite non programmate che, a volte, sono una perdita di tempo. Credo che, con l’aiuto della tecnologia, si possa lavorare da remoto con la stessa efficacia, se non addirittura meglio.”
7. Come vedi il futuro dell’amministrazione condominiale? Quali cambiamenti ti aspetti nei prossimi anni?
“Secondo me, il futuro dell’amministrazione condominiale sarà sempre più automatizzato. La gestione della contabilità e degli interventi diventerà progressivamente meno manuale e più supportata da sistemi digitali. L’amministratore assumerà un ruolo sempre più simile a quello di un consulente, un professionista capace di guidare i condòmini nelle scelte migliori per il mantenimento e la valorizzazione degli immobili. Le nuove normative, specialmente quelle legate all’efficienza energetica e alle ristrutturazioni, richiederanno una figura in grado di gestire questi aspetti con competenza e aggiornamento continuo. Ritengo che, nei prossimi anni, chi non abbraccerà il cambiamento tecnologico farà fatica a rimanere competitivo.”
8. Quali consigli daresti ai giovani che stanno considerando una carriera nell’amministrazione condominiale?
“Il consiglio principale è di fare molta esperienza, magari affiancando amministratori più esperti. Anche se oggi esistono molte tecnologie di supporto, l’esperienza sul campo resta insostituibile, soprattutto nella gestione dei rapporti umani e nella risoluzione delle problematiche quotidiane. Personalmente, ho imparato molto collaborando con amministratori di vecchio stampo: anche se alcuni utilizzano metodi di lavoro superati, mi hanno trasmesso un bagaglio di conoscenze tecniche e legali molto utile. Infine la pazienza, insieme a soft skills come la comunicazione e l’empatia, sono competenze cruciali, poiché è un lavoro che richiede diplomazia e capacità di gestire situazioni complesse. Consiglio di non sottovalutarle e di non smettere mai di “allenarle”.”
Jacopo Angelucci rappresenta una nuova generazione di amministratori di condominio, caratterizzata da una visione moderna e una predisposizione verso l’innovazione. Con la sua esperienza, dimostra che, anche in un settore tradizionale, è possibile portare avanti un cambiamento che rende la professione più attrattiva per le nuove generazioni.